~ LE ROSE GALLICHE

Le Rose GALLICHE

Le Rose Galliche costituiscono un gruppo fondamentale per la storia delle rose europee. Anzitutto, al contrario di altri gruppi le cui origini rimangono fumose ed incerte, esse hanno una derivazione ben chiara e definita in una rosa botanica: la Rosa Gallica. Un secondo aspetto importante è rappresentato dal fatto che le indagini condotte sul suo DNA hanno rivelato che il patrimonio genetico delle Galliche è presente non solo nelle vecchie Alba, Damascena e Centifolia, ma in tutti i gruppi costituitisi successivamente, dal XVIII al XX secolo. La Rosa Gallica è un piccolo arbusto, probabilmente originario dell’Asia Minore, il cui areale si estende dall’Europa Mediterranea a quella Centrale e fino alle coste Atlantiche. Il suo è un fiore rosa, semplice, a 5 petali, che tuttavia ha mostrato in natura una grandissima variabilità. Non è escluso infatti che la Rosa Gallica Officinalis non sia propriamente un ibrido ma una mutazione spontanea della specie botanica.

L’epoca d’oro delle Rose Galliche si estende dagli inizi del ‘700 fino a buona parte dell’800. E, in parte, anche oltre perché, qualche “matto” che talvolta ibrida rose Galliche lo troviamo anche in tempi molto recenti e persino negli attuali (vedi in basso le Galliche di Novaspina, ma sappiamo anche di un lontano discendente del grande Jean Pierre Vibert).
Le prime commercializzazioni di Galliche si ebbero in Olanda già dalla fine del XVII secolo e si propagarono per tutta l’Europa. Un vecchio catalogo del 1790 cita almeno 200 varietà provenienti dai Paesi Bassi.

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    Non tutte sono state identificate: molte sono state sicuramente ribattezzate con nomi diversi e molte altre non sono più in coltivazione da tempo.

    Già all’inizio dell’800, però, il primato passa alla Francia con Descemet, di cui tuttavia sopravvivono soltanto una decina di varietà di sicura attribuzione, e soprattutto con il suo successore, Jean Pierre Vibert di cui rimangono a tutt’oggi una sessantina di varietà di ibridi, prevalentemente galliche


    In generale si può dire che le Galliche sono arbusti eretti, di media dimensione, con fogliame verde chiaro, opaco. I fiori possono essere semplici, semidoppi, stradoppi, lassi, turbinati o quartati, a seconda della varietà. Sono generalmente dotate di buon profumo e sono non rifiorenti.

    Una volta, in vivaio, una signora ci disse che le rose rifiorenti erano per lei come il panettone di Natale che, almeno alcuni anni fa, aveva la pessima abitudine di essere disponibile tutto l’anno:

    ci avevano tolto il gusto e la trepidazione dell’attesa. E non capiva perché si tolleri che camelie e peonie fioriscano una sola volta l'anno, senza che a nessuno venga in mente di condannarle all'estinzione, e non si perdoni a certe rose quello che ancora oggi alcuni testi, anche "sacri", si ostinano a definire un "difetto".

    Questo giudizio potrà sembrarvi eccessivo, forse,

    ma racchiude in sé una verità inconfutabile: vale ben la pena aspettare un anno per ammirare queste autentiche e intramontabili bellezze.



Le varietà di rose Galliche

  • Rosa Beau Narcisse

  • Rosa Beau Narcisse

  • Rosa Beau Narcisse

  • Rosa Beau Narcisse

  • Rosa Beau Narcisse

    • Origini: Mieillez. Francia, 1824
    • Portamento: grande cespuglio
    • Fioritura: unica, primaverile, lunga
    • Profumo: molto forte

    Note: una varietà robusta e vigorosa, eretta, meravigliosamente e morbidamente da pilastro. La lunga fioritura produce corolle di media grandezza, ricche di petali ma con bottone centrale ben visibile, portate singolarmente su lunghi steli. Il colore è un bel rosa cremisi, un po' ciclamino se le temperature sono fresche, con il retro dei petali rosa chiaro in un contrasto gradevole ed elegante. Profumo intenso e tenace.

  • Rosa Belle de Crecy

  • Rosa Belle de Crecy

  • Rosa Belle de Crecy

    • Origine: Roeser, Francia, 1829
    • Portamento Arbusto
    • Fioritura Unica tra Maggio e Giugno
    • Profumo Molto intenso e dolce

    Note: Crécy è un castello situato nel nord della Francia ma, onestamente, non sappiamo perché abbia a che fare con questa rosa spettacolare. Vero è che il castello fu ricostruito e donato dal re Luigi XV alla sua amante Jeanne Antoinette Poisson (1721-1764), meglio conosciuta come Madame de Pompadour, nel 1746, e non è da escludere, secondo alcuni autori, che la Bella di Crecy cui allude il nome sia proprio lei. Altri, invece, la ritengono una ipotesi del tutto infondata. 


    L’occhio centrale è verde, circondato da un bottone talvolta vistoso; da qui si diparte una massa di piccoli petali increspati e ripiegati che esplodono verso l’esterno, dissolvendo una forma vagamente quadripartita, dilatandosi e ingrandendosi in una disposizione che diviene appiattita e ordinata. Se seguiamo con l’occhio questo percorso, possiamo vedere tutte le sfumature che sogniamo nelle Galliche: il rosa, il magenta, il ciliegia, il lilla, il grigio, l’indaco e il malva.

  • Rosa Belle Isis

  • Rosa Belle Isis

    • Origine : Parmentier, Paesi Bassi, 1845
    • Portamento : Arbusto
    • Fioritura : Unica tra Maggio e Giugno
    • Profumo . Intenso e simile alla mirra

    Note: con Belle Isis si arriva, a metà ‘800, alla maturità piena delle Galliche, e ad una delle rose più importanti dal punto di vista storico. Dal suo incrocio, nel 1961, con un ibrido di tea, ebbe origine la lunga e numerosa stirpe delle rose inglesi, alle quali ha trasmesso l’aspetto, voluto e ricercato, di rosa “antica” ed il caratteristico profumo di mirra.


    Il suo fiore morbido e pieno, dalle delicate sfumature rosa, quando è completamente aperto ricorda i fiocchi con i quali le nostre nonne tamponavano di cipria il loro viso. L’arbusto è eretto e di medie dimensioni, molto ordinato. I fiori sono portati, solitari o in mazzi di tre, su lunghi steli che li rendono adatti al taglio.

  • Rosa Cardinal de Richelieu

  • Rosa Cardinal de Richelieu

    • Origine Parmentier, Paesi Bassi, 1845 (secondo altri: Laffay, Francia, 1840)
    • Portamento Arbusto
    • Fioritura Unica in Primavera
    • Profumo Delicato e fresco

    Note: la collocazione di questa rosa tra le Galliche è molto dubbia. In realtà, il suo corredo cromosomico rivela la presenza di abbondante sangue cinese. Potrebbe quindi rappresentare uno dei primi esempi di ibridazione tra rose Galliche e le novità che arrivavano dall’Oriente.


    Anche l’aspetto esteriore generale da l’idea di una forte presenza di “occhi a mandorla”: le foglie sono semilucide e brillanti, mentre l’arbusto ha un aspetto morbido e aperto. Ma la caretteristica che la rende famosa è il colore del fiore: un porpora scuro e intenso che, invecchiando, trascolora al grigio malva.

  • Rosa Charles de Mills

  • Rosa Charles de Mills

    • Origine : Sconosciuta. Seconda metà del XVIII secolo
    • Portamento : Arbusto medio-grande
    • Fioritura : Unica tra Maggio e Giugno
    • Profumo : intenso

    Note: il colore di Charles de Mills , a differenza di altre Galliche, è compatto ed omogeneo:  dapprima un  porpora intenso che invecchiando si trasforma, poi, in un bel cremisi brillante e vistoso su una massa di petali fitti e ordinati. A completa apertura, i fiori sono regolarmente quadripartiti, come inscritti all’ interno del cerchio perfetto di un’invisibile coppa. Il bottone centrale, talvolta, scopre un occhio verde che accentua la sensazione di luce. Questi magnifici fiori, molto profumati, durano a lungo sulla pianta e, secondo alcuni, anche recisi in vaso.


    Charles de Mills è una gallica esuberante e vigorosa, con rami lunghi, sottili e glabri che si piegano sotto il peso dei fiori. Le foglie sono scure ed opache, ruvide e spesse, a seconda della stagione lievemente soggette all'oidio. Quando non innestata, pollona generosamente in ogni direzione assicurandovi anno dopo anno una quantità impressionante di fiori. A dire il vero, uno dei pochissimi casi che conosciamo di rose veramente pollonanti se riprodotte da talea, insieme a Belle de Crecy,  Complicata,  Gallica Officinalis  e  Gallica Versicolor:  in genere tutte vecchie rose galliche. C'è anche la Bourbon Gros Choux de Holland  (che secondo alcuni è una Centifolia), certe muscose come Eugenie Guinoiseau e Duchesse de Verneuil,  l'ibrido perpetuo Baron de Bonstetten,  alcuni ibridi di rosa rugosa e poche varietà inglesi.


    In generale, insomma, non ci sembra di notare, come pretendono alcuni, che ci sia una differenza sostanziale di portamento tra rose innestate e rose da talea.




    Un certo Charles de Mills (in alcuni vecchi cataloghi storpiato in Charles de Wills) fu il direttore della Compagnia Britannica delle Indie Orientali a partire dal 1785, ed è probabile che questa rosa in qualche circostanza gli sia stata dedicata. Ma secondo François Joyaux, il più grande esperto esistente di rose Galliche, la Rosa Charles de Mills è molto più vecchia di quella data, probabilmente è di origini olandesi ed era indicata nei vecchi cataloghi con il nome di Bizarre Triomphant  (in alcuni moderni cataloghi storpiato in Bizard  Triomphant!).

  • Rosa Complicata

  • Rosa Complicata

    • Origine : Sconosciuta. Molto Antica
    • Portamento : Arbusto grande
    • Fioritura : Unica, molto ricca, tra Maggio e Giugno
    • Profumo : Intenso

    Note: la caratteristica più evidente di Complicata è l’incredibile luce che emana. Da una parte il fogliame, di un verde chiaro e luminoso, dall’altra il fiore: una corolla grande e semplice di 5 petali, di un rosa molto acceso ai margini, un po’ più chiaro al centro, impreziosita da una vistosa corona di stami dorati. L’arbusto può raggiungere i 4 metri e, usato come esemplare isolato, assume la forma di una grande fontana che si riempie di fiori per tutta la lunghezza dei suoi rami arcuati.


    Questa rosa è un ibrido primario, forse spontaneo, tra rosa gallica e rosa canina. Ma forse, come ipotizza un grande esperto di rose galliche, François Joyaux, sulla scorta di accuratissime indagini, la Complicata che conosciamo noi non è più quella che hanno conosciuto i nostri bisnonni, e che in realtà si sarebbe estinta, ma una pianta da seme di Complicata , con un fiore più grande ed un rosa più intenso, nata per caso a l’ Hay les roses , uno dei roseti privati più importanti di Francia, nell’anno 1900.


    Il nome attribuito a questa varietà è sembrato a molti uno scherzo: Complicata per un fiore tanto semplice! In realtà deriva dal verbo latino Complexo , che significa piegare, e fa riferimento alla piega presente esattamente al centro di ciascun petalo

  • Rosa Duchesse d’Angoulème

  • Rosa Duchesse d’Angoulème

  • Rosa Duchesse d’Angoulème

  • Rosa Duchesse d’Angoulème

  • Rosa Duchesse d’Angoulème

    • Origine : Vibert, Francia, 1821
    • Portamento : Arbusto
    • Fioritura :Unica tra Maggio e Giugno
    • Profumo : Intenso e dolce

    Note: più che ad una Gallica, questa rosa meravigliosa fa pensare a prima vista ad una Centifolia e, forse, a dispetto della tradizionale classificazione, lo è. In effetti, l’arbusto ha un aspetto morbido e a cuscino, ed i fiori rosa perlaceo, di una consistenza traslucida, dapprima sono boccioli rosa intenso, poi si aprono globosi e fitti di petali per allargarsi, a maturità, in un’elegante forma a piattino. 


    La dedicataria, figlia primogenita di Luigi XVI e di Maria Antonietta, scampata alle furie della Rivoluzione, divenne Duchessa d’Angoulème nel 1799 sposando il cugino Luigi Antonio Di Borbone.

  • Rosa Empress Joséphine

  • Rosa Empress Joséphine

  • Rosa Empress Joséphine

  • Rosa Empress Joséphine

  • Rosa Empress Joséphine

    Origine : Descemet, Francia, inizio XIX

    Portamento : Arbusto

    Fioritura : Unica tra Maggio e Giugno

    Profumo : Intenso e dolce 


    Note: la dedicataria di questa rosa è Giuseppina Bonaparte, creatrice del celebre roseto della Malmaison. Empress Joséphine appartiene ad un sottogruppo delle Galliche, le rose Agatha-Francofurtane, al cui sangue hanno contribuito un ibrido di gallica, non bene identificato, e la botanica rosa cinnamomea. 


    Arbusto di media dimensione a forma di morbido cuscino, dalle foglie venate, di colore grigio verde. Il fiore, molto grande e dal tipico assetto turbinato , è di una bellezza emozionante: un rosa porpora molto intenso al centro e con sfumature malva argentate verso i margini e nel retro dei petali. L’aspetto generale è quello di un fiore ricco e morbido, come di carta velina sgualcita, di grande e rilassata eleganza.

  • Rosa Gallica Officinalis

  • Rosa Gallica Officinalis

  • Rosa Gallica Officinalis

    • Origine : Sconosciuta. Molto antica
    • Portamento : Arbusto
    • Fioritura : Unica tra Maggio e Giugno
    • Profumo : Intenso

    Note: Rosa Gallica Officinalis potrebbe essere un antico ibrido, o forse una mutazione spontanea di Rosa Gallica. E’ nota anche come Rosa di Provenza, o Rosa degli Speziali (dei farmacisti, come dice qualcuno con un certo anacronismo) perché coltivata già dai monaci medievali per le sue proprietà curative.


    All’epoca della Guerra delle 2 Rose, Gallica Officinalis era l’emblema dei Lancaster. I suoi petali, leggermente ondulati, variano da 10 a 15, sono di un ricco colore magenta, con vistosi stami gialli al centro.


    Una delle reazioni che ci hanno sempre sorpreso è lo stupore di fronte a Gallica Officinalis persino degli estimatori più incalliti delle rose moderne: come se il suo fascino e la sua bellezza fossero un fatto oggettivamente non confutabile, che trascende i secoli di storia che porta con sé. 


    Per il suo aspetto, la sua bellezza semplice e discreta, si adatta bene ai giardini rustici di piante mediterranee.

  • Rosa Gallica Splendens

  • Rosa Gallica Splendens

    • Origine : Sconosciuta. Molto antica
    • Portamento : Arbusto grande
    • Fioritura : Unica in Primavera
    • Profumo : Medio

    Note: Una rosa bellissima, semplice ed elegante. Probabilmente una mutazione di Rosa Gallica, già conosciuta nel ‘500. Il colore è un rosa intenso, fosforescente (fatto insolito per una rosa antica), privo di sfumature, esaltato dall’oro vivace della bella corona di stami. 


    Possiamo giurarvi che nell’estate del 2013 ha compiuto il miracolo di rifiorire a fine agosto! Non è mai accaduto prima e non è ancora accaduto dopo quell’estate. Ma abbiamo sentito raccontare che molte rose non rifiorenti che vivono in paesi molto caldi, costrette alla stasi vegetativa totale indotta dalla calura estiva, così come avviene in inverno per il motivo opposto, compiono il miracolo della rifiorenza quando le temperature ritornano fresche. Vero o falso che sia, Gallica Splendens saprà comunque consolarvi con i suoi cinorrodi a forma di fiaschetta, che sono tra i più belli di tutte le rose.

  • Rosa Gallica Versicolor

  • Rosa Gallica Versicolor

    • Origine : Sconosciuta. Molto antica
    • Portamento : cespuglio folto
    • Fioritura : Unica tra Maggio e Giugno
    • Profumo : Medio

     


    Note: Gallica Versicolor, o anche Rosa Mundi (forse una storpiatura di Rosamund, amante di Enrico II?). E’ la più antica tra le rose variegate oggi conosciute: pennellate di rosso magenta su fondo bianco o rosa pallido intorno al punto focale degli stami dorati. Sulla scorta di indagini ben documentate, è verosimile che sia di origini italiane e che possa coincidere con la Rosa di Preneste, già conosciuta nel XVI secolo a Palestrina. Probabilmente è una mutazione spontanea di Gallica Officinalis, come dimostra il fatto che, talvolta, sulla stessa pianta qualche ramo può subire una reversione (da cui versicolor) e ricomparire il fiore originale.


    Una “rosa impressionante”, secondo l’esclamazione di Peter Beales, che non manca mai di sottrarre all’attenzione del pubblico molte delle rose variegate più moderne.

  • Rosa Gloire de France

  • Rosa Gloire de France

    • Origine : Bizard, Francia, 1828
    • Portamento : Arbusto
    • Fioritura : Unica tra Maggio e Giugno
    • Profumo : Molto intenso

    Note: Un nome importante e pomposo per una rosa molto bella. Qualcuno ritiene che sia la migliore rappresentante di tutte le Galliche per la perfezione del suo fiore - tra i più grandi di tutta la famiglia - e la corolla di petali, corti e ordinati intorno all’occhio centrale, di un bel rosa argentato, che emanano una fragranza ricca ed intensa. Insomma, una rosa di grande classe e personalità!

    I bene informati ci dicono che una sola pianta produca in una sola stagione non meno di 400 fiori!

  • Rosa Gallica Violacea

  • Rosa Gallica Violacea

     ( la Belle Sultane)


    • Origine Sconosciuta. Inizio XIX secolo. Forse precedente.
    • Portamento Arbusto alto fino a 2 m
    • Fioritura Unica tra Maggio e Giugno
    • Profumo Delicato 

    Note: conosciuta anche come Rosa Gallica Violacea, La Belle Sultane è un arbusto grande e vigoroso, dalle piccole foglie scure e arrotondate, e dai lunghi rami esili. Puoi lasciarla libera o adattarla a piccolo rampicante da pilastro.


    Il fiore è grande e costituito da un doppio giro di petali color porpora scurissimo, quasi tenebroso, che con il tempo schiarisce verso il viola e l'ardesia ed è illuminato, a partire dal centro, da una chiazza bianca sulla quale esplode una corona di stami d’oro. Il profumo è intenso e profondo.


    Spettacolare la produzione di cinorrodi a fine estate, tondi e grossi, che durano per tutto l'autunno accompagnati da un fantastico fogliame colorato di giallo e di rosso.


    Rimane il mistero sull'identità della Bella Sultana. Narra la leggenda che si tratti di Aimée du Buc de Rivery, una lontana cugina di Josephine Beauharnais, nata come lei nella Martinica. Josephine, rimasta vedova di Alessandro Francesco Maria, visconte di Beauharnais, da cui ebbe due figli, nel 1796 divenne la prima moglie di Napoleone Bonaparte e Imperatrice consorte di Francia. La cugina, invece, di ritorno da Parigi nell'isola natia, sparì per sempre, si dice rapita da una nave corsara e portata in dono al Sultano di Costantinopoli che ne fece una delle tante mogli del suo harem... Chissà? Leggenda o verità storica che sia, questo mistero non fa altro che aggiungere ulteriore fascino ad una  rosa dalla bellezza intramontabile.

  • Rosa Jenny Duval

  • Rosa Jenny Duval

  • Rosa Jenny Duval

  • Rosa Jenny Duval

  • Rosa Jenny Duval

    • Origini: sconosciute, Francia, XVIII secolo (?)-Duval, Francia, prima del 1842
    • Portamento: arbusto compatto
    • Fioritura: unica
    • Profumo: molto forte


    Note: Jeanne Duval compare come una meteora nella vita di Charles Baudelaire, a Parigi nel 1842, e tra i due esplode una passione divorante, un amore tormentato e turbolento che durerà venti anni. Jeanne è appena arrivata in Francia e di lei si sa molto poco. Pare che provenga da Haiti, dove è nata intorno al 1820, ma le sue origini sono in parte europee e in parte africane: per il "poeta maledetto", che la definisce la sua Venere Nera, incarna la bellezza sensuale e seducente della donna creola con la sua andatura flessuosa di serpente, il portamento fiero, i lunghi e folti capelli neri tra i quali il poeta immerge il viso "come fa l'assetato nell'acqua della sorgente", il profumo della sua pelle.


    Jeanne ha buone doti di attrice e danzatrice e diventa presto una celebrità, ritratta da alcuni dei nuovi pittori impressionisti, sovente dallo stesso Baudelaire,  e fotografata da Nadar che per un breve periodo fu anche il suo amante.


    Avvolto nel mistero anche l'anno della morte: forse il 1862, l'anno in cui Edouard Manet la ritrae in un interno, adagiata con grande e sensuale presenza fisica su un canapé. O forse il 1870, quando Nadar racconta di averla reincontrata per le strade di Parigi, ormai cieca e con le stampelle, resa invalida dalla sifilide che la condurrà alla morte.

    Ma la poesia e il romanticismo finiscono qui, perché qualcuno si è incaricato di distruggere il legame tra la figura affascinante e misteriosa di Jeanne e questa rosa. Peccato!


    Infatti la rosa non si chiama Jeanne Duval ma Jenny Duval, ed è nata alcuni anni  prima del 1842 (quando nessuno ancora, in Francia, aveva mai sentito parlare di Jeanne) presso il vivaio di Hippolyte Duval, ibridatore di rose e di garofani nella cittadina di Montmorency, che le diede il nome di Jenny. Infatti il nome corretto sarebbe "Jenny" e basta. Oppure, la "Jenny" di Duval.


    Ma gli equivoci che hanno afflitto questa rosa non finiscono qui.

    Tramontata l'ipotesi che si tratti di una vecchia varietà del XVIII secolo, qualcuno sostiene che non sia una gallica vera e propria ma una cinese (o, per meglio dire, uno dei primi tentativi di incrocio tra le nuove varietà provenienti dall'Oriente e le vecchie rose europee). Il che non è escluso, considerato che con il passare dei giorni il fiore si scurisce, come avviene per le cinesi e come si vede bene nelle foto, anziché schiarirsi come avviene per le galliche.

    Altri autori, ancora, ritengono che Jenny Duval non esista affatto perché sarebbe perfettamente identica a President de Sèze. Ma questa affermazione è francamente insostenibile.

    Jenny Duval è un arbusto di medie dimensioni, compatto, ma molto vigoroso. Il fogliame è denso, verde scuro ed opaco, particolarmente elegante. Nella tarda primavera sboccia in fiori medio grandi, a coppa, generalmente singoli, talvolta in piccoli grappoli, e sono ricchi di petali ma non al punto da non lasciare intravvedere gli stami centrali. Magnifica la tonalità rosa-grigio-malva dei petali che con il tempo si intensifica evolvendo verso il lilla. Il profumo è degno delle migliori galliche.

  • Rosa President de Sèze

  • Rosa President de Sèze

    • Origine M.me Hébert, Francia, 1836
    • Portamento Arbusto
    • Rifiorenza Unica e lunga
    • Profumo Eccezionale e squisito.

    Note: una rosa affascinante, che ammalia per il suo intenso e persistente profumo (anche quando il fiore è caduto a terra e disseccato!); per la forma: una coppa straricca di petali che verso l’esterno si aprono languidamente; e per le variazioni di colore che nei petali esterni è di uno spettrale bianco-grigio: si crea così un contrasto straordinario ed unico con il colore dell’interno, un misto di rosa intenso, ciliegia e violetta di Parma. Per palati raffinati!


    Ma…., avete notato che l’ottenitore è una Signora? Caso rarissimo, se non addirittura unico, almeno a quei tempi.

  • Rosa Robert le Diable

  • Rosa Robert le Diable

    • Origine Francia, 1831
    • Portamento Arbusto
    • Fioritura Unica. Tardiva
    • Profumo Medio

    Note: la presenza di sangue cinese, in questa preziosa rosa, è rivelata dai boccioli appuntiti e dal modo in cui si dispiega il fiore che, a completa apertura, mostra tutti i petali reflessi all’indietro. Il colore è tra i più scuri di tutte le Galliche; un indaco molto intenso che deriva dalla sovrapposizione di lumeggiature porpora, cremisi, lilla, lavanda e grigio scuro.


    Non conosciamo l’autore di questo autentico gioiello, ma sappiamo che Robert le diable è il titolo di una celebre opera teatrale in musica di Meyerbeer rappresentata per la prima volta nel 1831 a Parigi e il cui successo internazionale durò ininterrottamente per tutto il XIX secolo: melodramma ispirato ad una leggenda medievale, ambientato a Palermo con tanto di tradimenti, incantesimi, patti col diavolo, agnizioni e colpi di scena, amori taciuti e laceranti che trionfano nel finale.

  • Rosa Ypsilanté

  • Rosa Ypsilanté

  • Rosa Ypsilanté

    • Origine: Vibert, Francia, 1821
    • Portamento: arbusto grande e ordinato
    • Fioritura : unica primavera/estate
    • Profumo: intenso


    Note: troverete questa rosa denominata anche come Ypsilante, Ipsilanti o Ipsilanté, e, secondo l'opinione corrente, fu dedicata ad un personaggio che i Greci considerano ancora oggi un eroe nazionale. Ma noi non siamo del tutto convinti che Vibert, di sentimenti rivoluzionari, abbia voluto celebrare proprio Aléxandros Ypsilàntis, sebbene l'anno di creazione della rosa, il 1821, sia lo stesso in cui egli tentò senza successo, a capo di un piccolo esercito, un'incursione in territorio ottomano per liberare la Grecia dalla dominazione turca.


    Il fatto è che Jean Pierre Vibert fu per tutta la vita un Bonapartista convinto. Poco prima di morire dichiarò: "nella mia vita ho avuto soltanto due passioni:  Napoleone e le mie rose". E pertanto non poteva dimenticare che Alessandro Ipsilanti nel 1814 aveva partecipato in qualità di colonnello e aiutante in campo dello Zar Alessandro I, non solo alla Santa Alleanza che aveva portato alla sconfitta di Napoleone, ma anche al Congresso di Vienna che aveva preteso di cancellare con un colpo di spugna gli ideali della Rivoluzione dell'89. Senza dimenticare, poi, che il 1821 è anche l'anno della morte dell'Imperatore e, verosimilmente, di lutto doloroso per Vibert.


    Potremmo dunque pensare, che l'ibridatore si riferisse invece a Costantino Ipsilanti, padre di Alessandro, già morto nel 1816, che aveva ugualmente tentato alcuni anni prima la liberazione della Grecia dal giogo Ottomano. E che Vibert, per non compromettersi, in piena Restaurazione, abbia volutamente equivocato, utilizzando il nome del casato e omettendo quello di battesimo. Chissà?


    Arbusto ordinato e tendenzialmente eretto. I suoi rami sottili, ricchi di spine e di un bel fogliame verde scuro e sano, s'inarcano tuttavia sotto il peso dei fiori. La fioritura è lievemente posticipata rispetto ad altre galliche e duratura. Si apre, da boccioli piccoli e tondi, raggruppati in corimbi fino a sei, in corolle medio grandi, doppie e quartate intorno ad un bottone centrale. Il colore è un bel rosa luminoso che, invecchiando, diviene più pallido. Il profumo è dolce, tipico delle galliche, e molto intenso.

  • Rosa Tuscany

  • Rosa Tuscany

    • Origine : Sconosciuta. Prima del 1600
    • Portamento : Arbusto
    • Fioritura : Unica
    • Profumo : Intenso e dolce

    Note: il nome di questa Gallica, unita alla sua considerevole antichità, fa pensare ad un’origine italiana, sebbene la prima descrizione di essa risalga ad un erborista inglese della fine del ‘500 che la designa con il nome di “ Old Velvet ”, vecchio velluto. In effetti, questa superba rosa, ha qualcosa di “rinascimentale” nel suo aspetto: i suoi petali, di un porpora bordeaux scurissimo, ricordano i paramenti ed i costumi in velluto del quattrocento toscano.

  • Rosa Duc de Fitzjames

  • Rosa Duc de Fitzjames

    • Origine: Francia, 1838 circa
    • Portamento: arbusto vigoroso
    • Fioritura: unica
    • Profumo: molto intenso

    Note: questa gallica, dall'autore sconosciuto, ha un portamento poco compatto, sebbene ricca di foglie, e con i suoi lunghi rami puo' raggiungere anche i 2 metri di altezza: per questo motivo alcuni autori la classificano tra le centifolia o ritengono comunque che nel suo patrimonio genetico ci sia il loro zampino. Tale peculiarità ci consente di adagiarla su una spalliera o una staccionata, o di farne un piccolo "rampicante" da pilastro.


    I fiori di Duc de Fitzjames sono di media grandezza, di forma molto classica e quartata, di un rosa lilla molto scuro al centro che schiarisce ai margini con sfumature argentate. Ottimo il profumo.

  • Rosa D'Aguesseau

  • Rosa D'Aguesseau

    • Origine: Vibert, Francia, 1836
    • Portamento: arbusto vigoroso ed eretto
    • Fioritura: unica
    • Profumo: molto intenso

     

    Note: tutto è insolito in questa Gallica rispetto allo standard di famiglia: il portamento vigoroso ed eretto, il colore del fiore, di un bel rosa scuro, quasi tendente al rosso carminio. I fiori sono mediamente grandi e quartati, ricchi di petali disposti intorno ad un occhio centrale e profumano generosamente.


    D'aguesseau: senza nome! Chi sia il dedicatario non si sa con esattezza: il marchese Henry, vissuto tra la fine del XVII secolo e la metà del XVIII, Cancelliere di Francia e autore di importanti riforme, o qualche suo discendente, cronologicamente più vicino a Vibert.

  • Rosa Le Rosier Eveque

  • Rosa Le Rosier Eveque

    • Origine: introdotta da Descemet, Francia. Anteriore al 1790
    • Portamento: arbusto
    • Fioritura: unica
    • Profumo: molto ricco, a volte instabile

    Note: " La rosa del vescovo", detta anche infatti The Bishop. Ma anche Rosa Gallica purpureo violacea. In tutti i casi, il riferimento è al colore, un rosso porpora, come si conviene all'alto prelato, ma tendente ad una nota di blu violaceo verso l'esterno dei petali. Le foglie sono abbondanti, sane e di un bel verde luminoso.


    L'arbusto cresce alto ma con un fogliame fitto: una pianta adulta forma una bella fratta dalla fioritura spettacolare.

  • Rosa Aimable Amie

  • Rosa Aimable Amie

    • Origini: sconosciute
    • ortamento: arbusto
    • Fioritura: Unica, leggermente precoce
    • Profumo: dolce

    Note: delle origini di questa rosa non si sa nulla, ma si sa per certo che era presente alla Malmaison, il celebre roseto di Giuseppina Bonaparte.


    La forma dell'arbusto è ampia e arrotondata, e non supera il metro di altezza. Il fiore è perfetto, con una gran massa di petali ordinatamente spiralati, intorno ad un verde occhio centrale, di tonalità rosa molto intenso al centro e piu chiaro verso i petali esterni. Vengono prodotti con gran profusione ed hanno un profumo pazzesco.

  • Le Rose Galliche di Novaspina

  • Le Rose Galliche di Novaspina

    In pieno XXI secolo un "matto" che continua a selezionare nuove Rose Galliche (ma non solo) è Davide dalla Libera, giovane e talentuoso ibridatore italiano, fuori dagli schemi e anticonformista. Il suo è un omaggio alla stirpe gloriosa delle Galliche, ma anche il riconoscimento delle radici più profonde della nostra cultura.


    Ve ne presentiamo alcune con le sue stesse parole.

  • Rosa Andrea Gabrieli

  • Rosa Andrea Gabrieli

  • Rosa Andrea Gabrieli

    • Origine: Novaspina, Italia, 2012

    " Fiori rosa carne, grossi, quartati, in gruppi numerosi su un fogliame allungato verde chiaro.


    Pianta molto fitta, ricca, resistente alle malattie. Profumo forte. Non rifiorente


    Cm 150 x 100 


    Porta il nome del compositore e organista veneziano del ‘500 maggiore rappresentante della Scuola veneziana". 


    Una rosa decisamente sensuale. 


    Nel tardo autunno le foglie si accendono di viola, di giallo e di rosso in uno spettacolo indimenticabile.

  • Rosa Damaris

  • Rosa Damaris

    (Damaris® Dalmaris)


    Origine: Novaspina, Italia, 2014 


    Grande arbusto aperto che produce grandi coppe di fiori, rosa chiaro che sfuma al bianco nei bordi. La forma è ricca, regolare, piena di petali che emanano un profumo meraviglioso di pura essenza di rosa. Fogliame lungo e stretto, molto resistente alle malattie, poche spine. Non rifiorente. Cm 130 x 200.​

  • Rosa Gesualdo da Venosa

  • Rosa Gesualdo da Venosa

    Origine: Novaspina, Italia, 2012


    "Porta pompon ordinati e di medie dimensioni color giallo tuorlo al centro, più chiari nei bordi. Può essere cresciuta come un piccolo Rampicante o potata più coraggiosamente per formare un grande arbusto. Fogliame sano, verde-grigio, poche spine, di unica fioritura. Profumata. Cm 190 x 150. Probabilmente il metodo migliore per celebrare il genio di questo musicista. Come la rosa è diversa dalle comuni Gallica per il suo colore giallo, così è stato anche questo compositore nei suoi scritti per il suo tempo."

  • Rosa Mortalisatis

  • Rosa Mortalisatis

     (Mortalisatis® Dalortis)


    Origine: Novaspina, Italia, 2014


    " Mortali satis” significa in lingua Italiana antica: “E’ anche troppo per un mortale”. Così se sarà veramente troppo, lo lascerò decidere a voi. Alto arbusto sano ed eretto che produce piccoli mazzi di fiori pieni, di una impressionante mescolanza di viola, rubino, marrone e ardesia. I petali sembrano spessi strati di prezioso velluto piegato a mano. Buon profumo, non rifiorente. Cm 170 x 120."

  • Rosa Orazio Vecchi

  • Rosa Orazio Vecchi

    Origine: Novaspina, Italia, 2010


    "Pianta dal portamento fitto, eretto e dal fogliame convesso, caratteristico. I fiori sono pompon di un ricco rosa magenta con un tocco porpora ai bordi, che si fa più malva appassendo. Profumata, non rifiorente. Cm 90 x 80. Orazio Vecchi fu un musicista compositore rinascimentale, visse a Modena ed è famoso per i suoi madrigali."

LE CARATTERISTICHE DELLE ROSE

Conosci meglio le caratteristiche di ciascuna varietà di rosa... per ogni dubbio o chiarimento non esitare a contattarci, saremo lieti di coinvolgerti nella nostra passione!

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