~ LE ROSE IBRIDE PERPETUE

Le Rose IBRIDE PERPETUE

I primi Ibridi Perpetui (o Ibridi Perenni) comparvero intorno agli anni 20 del XIX secolo, e dunque nell’epoca del pieno trionfo delle Galliche e delle già avviate ibridazioni sulle Portland e sulle Bourbon. Erano già comparse le Noisettes e i grandi ibridatori francesi continuavano ad esercitarsi con le Centifolia e le Alba. La loro storia si concluderà dopo più di un secolo, quando gli Ibridi di Tea, che li avrebbero soppiantati, erano già comparsi da alcuni decenni.

 

Bourbons, Portlands, Noisettes e più tardi anche le Tea, variamente combinate e ricombinate tra di loro, sono i progenitori di questo gruppo di rose. Il livello di ibridazione è tale che non è più possibile riconoscerle tra le vecchie famiglie esistenti di rose e per tale motivo vengono indicate genericamente come Ibridi. E poiché l'obiettivo principale era quello di ottenere varietà il più a lungo rifiorenti vi si aggiunse anche l'attributo di perenni (perpetual, è il termine utilizzato dagli Inglesi; rémontants, ovvero rifiorenti, è quello più corretto utilizzato dai Francesi). Alcune di queste varietà, a dire il vero, non lo erano affatto, o erano scarsamente rifiorenti, molte altre invece erano, per usare l’espressione di Peter Beales, “rifiorenti di un certo rango”.


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    La popolarità di queste rose fu enorme soprattutto in Francia: un catalogo di fine ‘800 ne conta più di 4.000 varietà. Questa incredibile proliferazione si spiega anzitutto con l'attitudine degli Ibridi Perpetui a produrre una quantità impressionante di "sport";  ma anche con l’invenzione, a partire all’incirca dalla seconda metà del XIX secolo, delle Mostre dei Fiori, in cui le rose venivano esibite come fiori da concorso e da esposizione, e che spingevano gli ibridatori a ricercare corolle sempre più grandi e sontuose e profumate. La maggior parte degli Ibridi Perpetui oggi sono scomparsi, sia per l’intrinseca debolezza dovuta ad una ibridazione piuttosto bulimica ed incontrollata, sia per l’eccesso di competizione in un mercato facilmente saturo per l’epoca e non ancora in grado di assorbirle. Qualcuno ha calcolato, tuttavia, che le superstiti ammontano a poco meno di 600! 

    Un’accusa che si muove spesso agli Ibridi Perenni è quella di essere un po’ troppo rigidi come arbusti. O, al contrario, troppo disordinati. In buona sostanza si rimprovera un’eccessiva attenzione al fiore da parte di ibridatori interessati più alla rosa da taglio che alla pianta da giardino.


    Queste notazioni, oltre che a farci molto ridere quando provengono dagli irriducibili fanatici delle moderne HT, non sono veritiere e denunciano spesso una malcelata ignoranza, o un malcelato pregiudizio, nei confronti di una classe di rose alla quale tutte le varietà moderne, e in modo particolare le Ibride di Tea, sono sicuramente debitrici.


    Non è facile, infatti, enumerare caratteristiche somatiche che accomunino tra loro tutti gli Ibridi Perpetui. E' facile invece riscontrare difformità e pluralità di portamenti, di fogliami, di forme e colori dei fiori, a seconda che prevalga l'influenza di ciascuna delle famiglie che hanno dato loro origine. Tale molteplicità di forme, piuttosto, consente di utilizzarli in giardino nei modi più svariati.


     Alcune varietà sono cespugli o arbusti compatti con i rami sottili ed eretti, il fogliame opaco ed i piccioli fiorali corti, come avviene nelle Portland.


    Altre hanno dimensioni un po' sproporzionate, sicuramente dovute all'ascendenza delle Bourbon. O, per dirla con i detrattori degli Ibridi Perenni, sono "disordinate". Ma l'ossessione per l'ordine, diciamolo pure tipicamente italiana, oltre a non essere un valore assoluto, almeno per quanto riguarda il giardino, spesso mortifica la fantasia e l'inventiva: è proprio sugli Ibridi Perenni, ad esempio, che l'esercizio del pegging-down dà i risultati più entusiasmanti, perché i loro fusti, a differenza di quelli delle Ibride di Tea moderne, sono sovente lunghi e flessibili. Oltre alla possibilità di utilizzare molti di essi come vigorosi rampicanti su archi o su pilastri. Questa accusa di rigidità, insomma, ci appare ben poca cosa se messa a confronto con quella, senza speranza, di molti Ibridi di Tea moderni, spesso ribattezzate dai non-estimatori come “rose zeppose,” o "rose steccose" o ancora "rose carciofone".

    I fiori degli ibridi perpetui sono generalmente molto grandi, ricchi di petali e straordinariamente profumati. I boccioli sono tondi e le corolle molto spesso a coppa, sebbene alcuni di essi, per la forma conica e spiralata (chiara influenza delle rose Tea) sembrano  preannunciare chiaramente le moderne HT. La gamma dei colori è declinata su tutte le variazioni del rosa e del porpora. Rarissimi i bianchi. Del tutto assente il giallo.

Le varietà di rose Ibride Perpetue

  • Rosa Archiduchesse Elisabeth d'Autriche

  • Rosa Archiduchesse Elisabeth d'Autriche

    • Origine: Moreau e Robert, Francia, 1881
    • Portamento: arbusto medio grande
    • Fioritura: rifiorente
    • Profumo: molto profumata.

    Note: ibridata al giorno d'oggi, l'avrebbero chiamata Sissi. Ma per fortuna così non è; sebbene, bisogna ammetterlo, Archiduchesse Elisabeth d'Autriche suona onestamente cacofonico. In questa denominazione però c'è anche un piccolo mistero, perché Sissi  fino al 1854, anno delle nozze con Francesco Giuseppe, fu semplicemente duchessa, e nel 1881, anno in cui si recò a Parigi e il vivaio d'Angers le dedicò la rosa, era già imperatrice d'Austria ormai da ben 27 anni. Allora abbiamo fatto una piccola ricerca e su Wikipedia, alla voce "Ranghi nobiliari" , abbiamo appreso quanto segue:


    "... Arciduca: sovrano di un arciducato; era generalmente solo un rango sovrano quando veniva utilizzato dai regnanti dell'Austria, ma anche utilizzato dagli Asburgo del Sacro Romano Impero, dell'Impero austriaco, e l'Impero Austro-Ungarico per i membri della famiglia imperiale."


    Chiarito il mistero, godetevi questa bellissima varietà dal profumo incredibilmente buono. L'arbusto è molto vigoroso, con belle foglie verde medio e sane. Per unanime consenso giova al suo portamento, alla vigoria e alla ricchezza della fioritura una potatura un po'severa, non solo a fine inverno ma anche a metà agosto (ma non esagerate!). Se poi la viziate con una buona concimazione organica, la produzione di rose sarà impressionante; le corolle, piatte a completa apertura, con i petali arruffati in modo indolente e di un romantico rosa satinato, raggiungeranno anche i 12 centimetri di diametro. 

  • Rosa Baron de Bonstetten

  • Rosa Baron de Bonstetten

    • Origine Liabaud, Francia, 1871
    • Progenitori Général Jaqueminot x Géant de Bataille
    • Portamento Arbusto
    • Fioritura Rifiorente
    • Profumo Intenso e dolce

    Note: una piccola indagine su Internet, ci ha svelato che questa rosa è sicuramente più celebre del personaggio a cui è stata dedicata: un antiquario e archeologo Svizzero, autore di alcune scoperte non irrilevanti.


    Un arbusto eretto e smilzo, ricco di foglie ma anche di piccole spine. I fiori, grandi e a coppa, sono di un bel rosso cremisi scuro, brillante e vellutato. Una rosa di cui è facile innamorarsi, che patisce l’insolazione e a cui bisogna riservare uno spazio fresco in giardino. Le fioriture autunnali, sono senz’altro di una bellezza più duratura.

  • Rosa Baron Girod de L'Ain

  • Rosa Baron Girod de L'Ain

  • Rosa Baron Girod de L'Ain

    • Origine Reverchon, Francia, 1897
    • Parentela Mutazione di Eugen Furst
    • Portamento Arbusto
    • Fioritura Rifiorente
    • Profumo Intenso e dolce

    Note: un termine tecnico, per indicare la mutazione spontanea di una cultivar, è “sport”. Dunque Baron Girod de l’Ain è uno “sport” di Eugen Furst . Ma anche uno di quegli Ibridi Perenni accusati di essere scomposti e disordinati, accusa che, tuttavia, non gli ha impedito di essere una delle rose antiche più conosciute ed amate dal grande pubblico. I suoi fusti, rivestiti di fogliame verde oliva, opaco, sono lunghi e sottili  ed hanno consentito ad una signora, costretta ad abbandonarla a se stessa per 2 anni,  di farne, non volendo,  un'interessante rosa da pilastro, con i morbidi getti laterali coperti di fiori in tutta la loro lunghezza. Sicuramente il fiore è molto insolito, con quei petali rosso brillante dai bordi ondulati e sottolineati di bianco.


    Una rosa ben profumata e una rifiorente affidabile.

  • Rosa Baronne Prévost

  • Rosa Baronne Prévost

    • Origini: Desprez, Francia, 1841
    • Portamento: arbusto eretto
    • Fioritura: rifiorente
    • Profumo: molto intenso di damascena

    Note: si dice di Baronne Prévost che sia l'Ibrido Perpetuo più antico. In realtà è più corretto dire che è il più vecchio tra quelli sopravvissuti fino ai giorni nostri. E tale circostanza non può essere casuale perché questa varietà è ancora oggi molto popolare per via della dimensione dei fiori, che sbocciano in piccoli "clusters" talvolta un po' congestionati, il colore rosa-lilla molto intenso, e lo squisito, intenso e inconfondibile, profumo di rosa damascena. Le corolle si aprono dapprima in coppe di media dimensione, per stendersi infine in morbidi fiocchi, con un bottoncino centrale che lascia intravvedere, talvolta, gli stami gialli.


    L'arbusto è eretto, alquanto spinoso e molto ramificato già dalla base. Il fogliame, verde scuro e opaco, è copioso e fitto, con i caratteristici internodi corti che facilmente apparentano questa varietà con le rose Portland.


    Baronne Prévost ama molto le concimazioni organiche, ma anche le esposizioni aperte e soleggiate che le consentano di non soccombere alla macchia nera e al mal bianco, oltreché di rifiorire con regolarità fino all'autunno.

  • Rosa Baroness Rothschild

  • Rosa Baroness Rothschild

  • Rosa Baroness Rothschild

    • Origine Pernet padre, Francia, 1868
    • Parentela Sport di “Souvenir de la Reine d’Angleterre”
    • Portamento Arbusto
    • Fioritura Rifiorente
    • Profumo Intenso e dolce

    Note: finalmente un Ibrido Perenne ordinato e compatto, non alto e allampanato ma eretto, robusto e ricco di foglie grandi e lussureggianti. Anche i fiori tendono a rimanere composti, quando si aprono, a coppa, come una tazza sorretta da un piattino, con i petali esterni che si reflettono e quelli interni che si curvano verso il centro. I petali sono rosa ed hanno una consistenza satinata.


    "Il profumo è delicato e simile a quello delle tea ", abbiamo scritto qualche anno fa, ma per molte mattine di maggio 2019, del tutto casualmente, abbiamo scoperto che è davvero potente, tanto da indurre il povero malcapitato ad acquistarne più di una. Una varietà che rifiorisce abbondantemente, almeno nel nostro clima.


    La dedicataria era la moglie del Barone Adolphe de Rotschild, il famoso e potente banchiere tedesco.

  • Rosa Captain Hayward

  • Rosa Captain Hayward

    • Origine Bennett, Gran Bretagna, 1893
    • Parentela Pianta da seme di “Triomphe de l’Esposition”
    • Portamento Arbusto alto
    • Fioritura Rifiorente
    • Profumo Intenso e dolce

    Note: un arbusto tendenzialmente alto, che ha prodotto una mutazione rampicante da pilastro, introdotta da William Paul nel 1906. Ottima anche per il reciso, con i suoi grandi fiori rosa carminio satinato, a coppa, prodotti precocemente all’inizio della Primavera, e un bel fogliame verde brillante. Buona la rifiorenza nel nostro clima, soprattutto se aiutata da concimazioni a fine agosto, e se volete rinunciare ai grandi frutti arancioni dell’autunno con una “potatura di rimonda”.


    Il capitano Hayward era al comando del primo traghetto inglese che attraversò la Manica nel 1843.

  • Rosa Catherine Soupert

  • Rosa Catherine Soupert

    • Origini: Lacharme, Francia, 1873
    • Progenitori: pianta da seme di Jules Margottin
    • Portamento: arbusto
    • Fioritura: rifiorente
    • Profumo: molto profumata

    Note: questa foto riproduce il fiore di Catherine Soupert in pieno mese di ottobre e lì per lì potrebbe richiamare alla mente alcune varietà di rose inglesi, con la sua forma a coppa raccolta ed i petali interni simili a valve di conchiglia che diventano sempre più piccole man mano che procedono verso l'interno. In primavera il fiore è più ricco e denso di petali, talvolta pesante come si conviene alla migliore tradizione degli ibridi perpetui. I fusti sono eretti e spinosi, non superano il metro di altezza e, sebbene  portino di norma fiori solitari, talvolta si inarcano sotto il loro peso.

  • Rosa Comte de Falloux

  • Rosa Comte de Falloux

  • Rosa Comte de Falloux

    • Origine: Trouillard, Francia, 1863
    • Portamento: arbusto eretto
    • Fioritura: rifiorente
    • Profumo: intenso

    Note: un buon arbusto eretto, non molto grande ma ben ramificato, con fogliame verde medio tendenzialmente opaco. I fiori medio grandi, ricchi di petali e pesanti, ma ben sostenuti da steli robusti, si aprono talvolta solitari ma, non di rado anche a gruppi di 2 o 3.

    Varietà dalla fioritura generosa in primavera e, se ben coltivata, anche in autunno. Profumo eccellente.


    Victor Trouillard, sebbene lavorasse alle dipendenze di un celebre vivaio di Angers, fu autore in proprio di numerose varietà di rose ancora oggi coltivate. Alcune di esse oggi sono tuttavia molto rare, come appunto Comte de Falloux, e non è facile trovarle nei vivai specializzati, perché già all'epoca erano ritenute demodé e non adatte ai nuovi gusti del mercato.


    Nativo di Angers (1811-1886) anche il dedicatario, il Conte di Falloux , scrittore e uomo politico di ispirazione clericale, rimasto tristemente famoso nella storia di Francia per aver favorito, come ministro della pubblica istruzione, l'insegnamento cattolico privato e pubblico a discapito di quello laico.

  • Rosa Comtesse Cécile de Chabrillant

  • Rosa Comtesse Cécile de Chabrillant

  • Rosa Comtesse Cécile de Chabrillant

    • Origini: Marest, Francia, 1858
    • Progenitori: pianta da seme di Jules Margottin
    • Portamento: arbusto
    • Fioritura: molto rifiorente
    • Profumo: molto intenso e inebriante

    Note: arbusto di grandi dimensioni con fusti alquanto spinosi e spesse foglie medie, opache e verde scuro. In Primavera si riveste  di morbide e sensuali coppe fiorali, globose e fittissime di petali, di un bel rosa argentato con riflessi lillà e  intensamente profumate. Rimondata e riconcimata a metà agosto, Cécile de Chabrillant si esibirà in una nuova fioritura autunnale che ben poco ha da invidiare a quella di Maggio.

  • Rosa Ferdinand Pichard

  • Rosa Ferdinand Pichard

  • Rosa Ferdinand Pichard

    Origine Tanne, Francia, 1921

    Portamento Arbusto

    Fioritura Rifiorente quasi continua

    Profumo Intenso e dolce


    Note: Ferdinand Pichard, quasi un’epigona del gruppo, produce fusti lunghi ed arcuati che si riempiono di fiori e che ne rendono possibile l’utilizzo anche come piccolo rampicante. Le foglie sono grandi e verde scuro, molto resistenti alle infezioni fungine. Il fiore, a coppa, ha una variegatura instabile; le ampie pennellature di rosso cremisi si stendono a capriccio, talvolta su fondo bianco, talaltra sul rosa chiaro: probabilmente dipende dal clima, perché questa rosa non ama l’eccessiva insolazione.


    Ottimo il profumo, che ricorda quello delle Bourbon, con una nota leggera di violetta.

  • Rosa Isola di Chio

  • Rosa Isola di Chio

  • Rosa Isola di Chio

  • Rosa Isola di Chio

  • Rosa Isola di Chio

  • Rosa Isola di Chio

  • Rosa Isola di Chio

    • Origini: sconosciute. Introdotta da Avramis, Grecia, 2016
    • Portamento: arbusto eretto
    • Fioritura: continua
    • Profumo: profumatissima


    Note: questa rosa misteriosa e affascinante arriva dalla Grecia, dall'Isola di Chio e nessuno, ad oggi, ne conosce la vera identità. Di recente si è dibattuto molto sulla sua classificazione e qualcuno ha tentato, sia pure senza successo, di identificarla con qualcuna tra le vecchie varietà note giunte fino a noi, in particolare tra le Portland. Potrebbe trattarsi, dunque, di una cultivar che si credeva scomparsa,  improvvisamente riemersa dal passato e di cui si è perduto il nome, come anche di una varietà autoctona. Noi, dopo averla per qualche tempo classificata tra le Bourbon, e dopo averla osservata per alcuni anni, ci siamo convinti che il suo posto sia tra le Ibride Perpetue vecchio stile.


    Isola di Chio è un arbusto ricco di rami sottili, eretto e compatto, con foglie dentellate di media grandezza, verde scuro ed opache. I fiori, singoli o riuniti in piccoli mazzi, sono portati e ben sostenuti su lunghi steli che consentono di utilizzarla come eccellente rosa da pilastro o che si possono "cordonare" ottenendo spettacolari festoni fioriti. Le corolle sono di medie dimensioni, a coppa morbida, di un rosa lilla intenso nelle stagioni fresche, più chiaro in piena estate, e straordinariamente profumati. La produzione in primavera è impressionante, e continua ad intervalli per tutta l'estate fino all'autunno inoltrato.

  • Rosa Louis van Houtte

  • Rosa Louis van Houtte

  • Rosa Louis van Houtte

    • Origine Lacharme, Francia, 1869
    • Portamento Cespuglio
    • Fioritura Rifiorente
    • Profumo Molto intenso

     

    Note: Divenuta ormai una vera e propria icona per gli amanti delle rose rosso scuro, o vellutate, unitamente all'aura di mistero che l'avvolge per il fatto di essere una varietà inspiegabilmente rara, Louis Van Houtte ha sempre scatenato passioni smodate ed incontrollabili.


    Pianta generalmente sana, dal portamento slanciato e dal bel fogliame verde intenso, fiorisce con grande profusione in primavera e rifiorisce generosamente in autunno con molti sprazzi estivi. Il fiore è perfetto, di un ricco color porpora, il più scuro tra tutti gli Ibridi Perenni, che in Autunno si arricchisce di sfumature quasi nere. Come tutte le rose dal fiore scuro, predilige le postazioni non troppo soleggiate. Profumo prezioso.


    Louis van Houtte (1810 -1876) è stato un grande e molto stimato botanico Belga. Funzionario presso il Ministero delle Finanze, dedicò tutto il suo tempo libero a coltivare la propria passione per il mondo vegetale, dapprima presso l'orto botanico di Bruxelles, in seguito anche attraverso un lungo e fruttuoso viaggio-spedizione in Brasile, iniziato nel 1834, dal quale riportò in Europa molte piante tropicali fino ad allora ignote e, tra queste, soprattutto, numerose varietà di orchidee.


    Tornato in Belgio, aprì un vivaio che divenne famoso, estendendosi nel tempo per circa 14 ettari e più di 50 serre, nel quale assecondò la smania di stranezze tropicali che imperversò per tutto l'Ottocento (un secolo senz'altro più curioso e spavaldo del nostro) ed ibridò egli stesso nuove varietà di orchidee. Nello stesso anno fondò, con alcuni collaboratori, un'importante rivista di botanica, dal titolo emblematico Flore des serres et des Jardins de l'Europe, pubblicata fino al 1883 e che divenne un celebre catalogo in 23 volumi, con oltre 2.000 tavole a colori.

  • Rosa M.me Gabriel Luizet

  • Rosa M.me Gabriel Luizet

    • Origine: Liabaud, Francia, 1877
    • Progenitore: pianta da seme di Jules Margottin
    • Portamento: arbusto grande
    • Fioritura: rifiorente
    • Profumo: molto intenso e dolce

    Note: rosa dall'aspetto romantico, M.me Gabriel Luizet è un arbusto grande, ben formato, molto ramificato e ricco di foglie. Puo' essere allevato anche come piccolo rampicante, soprattutto nel clima mediterraneo. I fiori sono precoci,  perfetti, grandi e globosi, piacevolmente stropicciati a maturità, di un bel rosa argentato, più tenue nel rovescio. Sono spesso solitari, talvolta a gruppi di due o tre, e adatti al reciso, caratteristica che le ha conservato per molti anni notevole fortuna presso il pubblico.


    Squisitamente profumata.


    Belle, grandi, tonde e di un bell'arancio le bacche in autunno.

  • Rosa Hugh Dickson

  • Rosa Hugh Dickson

  • Rosa Hugh Dickson

    • Origine: Hugh Dickson, Gran Bretagna, 1905
    • Progenitori: Lord Bacon x Gruss an Teplitz
    • Portamento arbusto slanciato
    • Fioritura: molto rifiorente
    • Profumo: molto profumata

    Note: Il profumo, per l'appunto, ed il colore del fiore, un rosso molto intenso che invecchia in scarlatto, sono i punti di forza di questa varietà molto amata sin dalla sua prima apparizione. E tuttavia non basta: forse più che un Ibrido Perpetuo, secondo alcuni è una vera e propria Ht, ma non temete: Hugh Dickson sa diventare un bell'arbusto ben ramificato e pieno di foglie verde scuro e sane,  ma puo' anche adattarsi con successo a rampicante da pilastro o ad essere legato orizzontalmente.

  • Rosa Monsieur de Morand

  • Rosa Monsieur de Morand

  • Rosa Monsieur de Morand

    • Origini; Marie Louise Trievoz vedova Schwartz. Francia, 1891
    • Progenitori: pianta da seme di Général Jacqueminot
    • Portamento: arbusto di media dimensione
    • Fioritura: rifiorente fino ai primi freddi
    • Profumo: molto ben profumata

    Note: arbusto eretto e compatto con un buon fogliame verde oliva. Fiorisce generosamente, dalla primavera all'autunno inoltrato, con grandi coppe  portate  talvolta singolarmente, più spesso a mazzi di tre su steli robusti. I petali, spessi, sono di un bel rosa carico nella pagina superiore, rosa sfumato in quella inferiore. Una varietà da "sniffare" senza ritegno!

  • Rosa Mrs John Laing

  • Rosa Mrs John Laing

    • Origine Bennett, Gran Bretagna, 1887
    • Progenitori Francois Michelon x sconosciuta
    • Portamento Cespuglio
    • Fioritura Molto rifiorente
    • Profumo Intenso e dolce

    Note: un bell’arbusto armonioso dai fusti lunghi e sottili, che s’incurvano sotto il peso dei fiori, ed un fogliame verde- grigio chiaro. Nel suo gruppo, è una tra le preferite perché è una pianta forte, poco suscettibile alle infezioni fungine e, probabilmente, una delle più fiorifere. I fiori sono grandi e globosi, di un rosa argentato molto luminoso e romantico, ed emanano un profumo squisito. Se allevata con la tecnica del “pegging down”, come molte altri Ibridi Perenni, fiorirà per tutta la lunghezza dei rami.

  • Rosa Paeonia

  • Rosa Paeonia

  • Rosa Paeonia

  • Rosa Paeonia

  • Rosa Paeonia

    • Origini: Lacharme, Francia, 1857
    • Portamento: cespuglio
    • Fioritura: molto rifiorente
    • Profumo: intenso

    Note: Rosa Paeonia rientra in quel gruppo degli Ibridi Perpetui molto amati per il loro portamento ordinato e che pertanto non richiedono alcuno sforzo di fantasia per la loro collocazione in giardino. Si sviluppa infatti come un cespuglio di medie dimensioni, molto compatto e con una generosa ramificazione basale. I fusti sono sottili, muniti di piccole spine adunche ordinatamente disposte a spirale fino all'apice, e ben forniti di foglie dentellate ai margini.


    La fioritura si ripete con regolarità, dalla primavera fino all'autunno inoltrato, grazie a una buona rimonda delle teste appassite e una leggera potatura durante l'estate. Molto attraenti i fiori, medio grandi, che si aprono in gruppi di 4 o 5, dapprima a coppa, poi con una massa ordinata e aperta di petali, e che effettivamente ricordano quelli delle peonie erbacee. Bella la tonalità di rosa cremisi molto intenso, eccellente il profumo.

  • Rosa Paul Neyron

  • Rosa Paul Neyron

    • Origini Levet, Francia, 1869
    • Progenitori Victor Verdier x Anna de Diesbach
    • Portamento Cespuglio
    • Fioritura Rifiorente a più ondate
    • Profumo Molto intenso


    Note: dire oggi, di una tonalità di rosa, che è un “rosa Neyron”, sicuramente non dice granché. Ma, all’epoca, e per vari decenni ancora, è stata un'espressione molto evocativa perché faceva riferimento proprio a questa rosa e al suo particolare colore: un rosa molto deciso e luminoso, con un’idea lilla in sottofondo, e il retro dei petali rosa argento, lo stesso che talvolta compare al centro del fiore, come piccole macchie sfumate che accentuano la sensazione di luce. Insomma, dovete proprio immaginarvi una bellissima dama dell'800 che una mattina si reca presso il suo atelier di fiducia chiedendo di confezionarle un abito o un cappellino color rosa neyron.


    Ma Paul Neyron era celebre anche per la dimensioni dei suoi fiori enormi, dai petali piacevolmente arruffati, e dal profumo dolce e intenso. In buone condizioni di salute del cespuglio, possono raggiungere i 16 cm di diametro. Per fortuna, l’arbusto è forte ed eretto, molto fogliato sin dalla base, e perfettamente in grado di sostenerli.   


    Ma, chi era Paul Neyron? Per anni abbiamo osservato ed ammirato questa rosa, magnificamente sopravvissuta all’ingiuria del tempo e dei nostri tempi, con questa domanda che ci frullava nella testa.


    All’epoca, e per molto tempo ancora, più che cercare epiteti stravaganti, era costume dedicare una nuova rosa ad un personaggio più o meno celebre. Spesso si trattava di esponenti dell'aristocrazia passata o attuale; oppure di membri dell’alta borghesia industriale o finanziaria distintisi per meriti effettivi, ma anche presunti o addirittura discutibili. O, ancora, di alti gradi della gerarchia ecclesiastica o militare. Ma non era raro neppure il caso che si trattasse semplicemente di ottimi clienti ai quali, per riconoscenza, si dedicava una nuova creazione. Fioccavano dunque i conti e i duchi, le regine e le principesse, i lord e i baroni, i conti e le marchese, i cardinali ed i vescovi, insieme a dottori, capitani, marescialli, comandanti ed aviatori. Spesso, dedicatario era il gentil sesso, una quantità infinita di signora, madama e mademoiselle, lady e frau, tutte rigorosamente designate con nome e cognome del consorte. Ma qui non c’è nulla di tutto questo. Paul Neyron, punto e basta. Il mistero più totale. Paul Neyron non esiste per i libri di storia e per le enciclopedie. Non esiste su internet.


    Per anni abbiamo osservato questa rosa che che ha superato i 150 anni e che nulla ancora ha perduto di quel fascino primigenio che ha ammaliato generazioni intere di appassionati. E ci siamo chiesti: chi era Paul Neyron? chi era il misterioso dedicatario che ha meritato una rosa così opulenta e fastosa, eppure dolce e romantica, capricciosamente profumata, con quel colore del tutto nuovo ed insolito che ha segnato un’epoca e la sua moda? Perché ci appare così vitale, con il suo vigore e la sua forza, eppure gentile, priva com’è di spine, e la freschezza del suo fogliame verde chiaro? Non poteva che essere un giovane, ci dicevamo, un ragazzo sicuramente. Così ce lo siamo figurato, in tutti questi anni. E non eravamo lontani dal vero.


    Paul Neyron, nel 1869, anno in cui gli viene dedicata la rosa, ha circa 19 anni. È uno studente di medicina e vive a Parigi. Sono anni terribili e sanguinari, di lì a poco scoppierà la guerra Franco-Prussiana, che porterà all’esperienza della Comune con il carico di massacri e deportazioni che ne seguì, e all’assedio di Parigi. Pare che il giovane Paul sia stato molto attivo in quei mesi proprio sul teatro di guerra prestando il soccorso della sua ancora acerba esperienza di medico. Morirà nel 1872, poco prima della fine del conflitto, probabilmente per dissenteria da colera. Questo è quel che sappiamo, null'altro.


    Qualche pettegolezzo è pronto a giurare che il giovane Paul fosse l’amante di Antoine Levet, il creatore della rosa, all’epoca poco più che cinquantenne. Questa ipotesi sarebbe avvalorata dal fatto che la dedica a Paul avviene quando il ragazzo è ancora in vita, e che subito dopo la sua morte Levet dedica ancora un nuovo ibrido alla sua memoria : "Souvenir de Paul Neyron", una rosa Tè del 1872, probabilmente perduta. Ma, sebbene suggestiva, l'ipotesi ci sembra troppo fragile per essere accolta con leggerezza.


    L’unica cosa certa rimane la quantità impressionante di uomini e donne che persero la vita in quei mesi. Tante giovani esistenze stroncate, inghiottite per sempre nell’anonimo oblio della storia. Solo la memoria di questo sconosciuto ragazzo è stata per sempre affidata alla bellezza di una rosa, senza la quale non sarebbe sopravvissuto neppure il suo nome. Se ci pensate bene, non è un destino da poco. È quasi un miracolo.

  • Rosa Reine des Violettes

  • Rosa Reine des Violettes

    • Origini: Millet –Malet, Francia, 1860
    • Progenitori: Plantula di Pius IX
    • Portamento: grande arbusto
    • Fioritura: quasi continua
    • Profumo: ricco e intenso

    Note: Secondo Peter Beales "i fiori (di questa rosa) si sfaldano velocemente dopo aver raggiunto la perfezione, ma questo piccolo difetto aiuta ad apprezzarla molto di più”.


    Non condividiamo questa opinione nella parte che riguarda lo "sfaldamento" che in realtà non è così veloce come afferma l'autore inglese. Siamo invece pienamente d'accordo sul fatto che Reine des Violettes rappresenti un compendio della perfezione e della bellezza delle rose ottocentesche vecchio stile.


    Questa varietà deve la sua fama soprattutto al colore dei fiori che sbocciano in corolle a coppa profonda e ricche di petali, di una tonalità magenta brillante, per diventare, a completa apertura, quasi piatte e talvolta quartate virando velocemente ad un prezioso indaco molto luminoso o ad un lilla malva vellutato, segnato da livide spennellature nella parte esterna dei petali. Completa il quadro un sontuoso profumo, dolce e persistente che, secondo alcuni, ne consente l’utilizzo per la preparazione di confetture.

    La pianta ha fusti lunghi e sottili e spine piccole, simili a morbida peluria, è molto fogliosa ed i rami raggiungono facilmente i 2 metri. Quindi, se avete sufficiente spazio in giardino, in zone non troppo roventi, lasciatela ricadere libera come una grande fontana con i suoi spettacolari festoni fioriti che si ripeteranno lungo tutta la stagione fino all’autunno inoltrato. Ma potrete farne anche un piccolo rampicante addossato ad una spalliera o ad una recinzione e, perché no? anche appoggiato alla parete di casa in prossimità di una finestra aperta o della porta d’ingresso per godere del suo rinfrancante profumo.

  • Rosa Roger Lambelin

  • Rosa Roger Lambelin

  • Rosa Roger Lambelin

  • Rosa Roger Lambelin

  • Rosa Roger Lambelin

    • Origini: Marie Louise Trievoz vedova Schwartz*. Francia, 1890
    • Progenitori: mutazione di Prince Camille de Rohan
    • Portamento: arbusto medio grande, buono da "cordonare"
    • Rifiorenza: Primavera e Autunno
    • Profumo: molto intenso

    Note: la vedova Schwartz ottenne Roger Lambelin come sport di una rosa già esistente e fece bene a selezionarla perché, checché ne dicano i palati più raffinati (Peter Beales l'ha definita "poco più che una curiosità" ) a noi sembra una bella e interessante varietà di Ibrido Perpetuo. I fiori, prodotti singolarmente o a mazzi, sono medio grandi, hanno pochi petali ondulati di un bel rosso vino e sono orlati vistosamente da lunghe e irregolari macchie bianche. Il profumo, come spesso accade in questa famiglia, è semplicemente inebriante. Il portamento è tendenzialmente allampanato ma i fusti sono morbidi e particolarmente adatti, se volete, alla legatura a coda di pavone che favorisce l'emissione di foglie per tutta la loro lunghezza e una copiosa produzione di fiori, che bisogna tuttavia proteggere, come avviene per molti rossi scuri, dal sole delle ore centrali. Certo, non possiamo nascondere che sia particolarmente sensibile all'oidio e alla macchia nera, ma Roger Lambelin risponde bene alle cure colturali e, almeno finora, non abbiamo conosciuto nessuno che sia stato attratto da questa rosa e che vi abbia rinunciato ritenendo tale sensibilità un deterrente. 


    Roger Lambelin (1857-1929) fu un ufficiale dell'esercito francese ma anche giornalista e scrittore di saggi storici e politici. Cresciuto ed educato negli ambienti più conservatori della società francese dell'epoca, realista e cattolica, fu un acceso e convinto sostenitore del complotto giudaico-massonico per la conquista del mondo e manifestò apertamente i suoi sentimenti antisemiti oltre che nei suoi scritti anche nella stesura della prefazione ai tristemente famosi (e fasulli) "Protocolli dei Savi di Sion". La biografia di questo personaggio, insieme alla circostanza che gli venga addirittura dedicata una rosa, mette perfettamente in evidenza il clima antisemita che avvelenava la società europea dell'epoca, e quella francese in particolare, e che di lì a poco (1896) porterà all'esplosione dell'Affaire Dreyfus.


    *Marie Louise Trievoz, fu la seconda moglie di Joseph Schwartz (1846 - 1885), un importante e promettente ibridatore di rose cresciuto presso i vivai di Lione (in pochi anni divenne direttore di produzione dei vivai Guillot) e autore di alcune varietà ancora oggi di notevole fama e successo. Morì appena 39enne, di polmonite, di ritorno da San Pietroburgo dove era stato invitato quale membro di giuria di un'importante e internazionale mostra di rose. Marie Louise proseguì l'opera di ricerca del marito presso il vivaio di famiglia, creando una cinquantina di nuove varietà, non tutte sopravvissute, e che immise sul mercato nominandosi sempre come "Vedova Schwartz".

  • Rosa Ruhm von Steinfurth

  • Rosa Ruhm von Steinfurth

    • Origini:  Weigand, Germania, 1920
    • Progenitori: Frau Karl Druschki  x General Mac Arthur (o Ulrich Brunner Fils)
    • Portamento: arbusto vigoroso
    • Fioritura: generosa, in Primavera e in Autunno
    • Profumo: profumatissima


    Note: talvolta classificata tra le ibride di tea per via del genitore maschile dichiarato dall'ibridatore (General MacArthur), più spesso, a causa del suo portamento, è annoverata tra gli ibridi perpetui. Ciò ha indotto molti ad ipotizzare che il vero genitore maschile possa essere un ibrido perpetuo, in particolare Ulrich Brunner alla quale Ruhm von Steinfurth è quasi identica nella tonalità di rosa: ma è ovvio che questa vicinanza di colore non possa essere assunta come prova di una parentela tanto stretta.


    Ruhm von Steinfurth, Gloria di Steinfurth, è un arbusto eretto e vigoroso, molto compatto e ben fogliato. Una buona coltivazione in piena terra lo rende molto resistente all'attacco di funghi patogeni. I fiori grandi, a coppa e densi di petali si aprono da boccioli appuntiti rosso scuro, portati singolarmente o in piccoli grappoli su corti steli, ed emanano un ricco profumo. molto dolce. La produzione autunnale di fiori eguaglia quasi quella primaverile

  • Rosa Souvenir de Madame de Corval

  • Rosa Souvenir de Madame de Corval

    • Origine: Gonod, Francia, 1867
    • Portamento: arbusto eretto
    • Fioritura: rifiorente a ondate
    • Profumo: molto intenso, di rosa antica

    Note: gli esperti sono in dubbio che la rosa oggi commercializzata sotto questo nome sia davvero Souvenir de M.me de Corval. I cataloghi dell'epoca parlano, riguardo al fiore, di una tonalità di rosa salmone come caratteristica distintiva di questa varietà, e talvolta anche di "rosa zafferano".


    Sebbene in determinate condizioni di coltivazione e di luce compaiano vaghi accenni di salmone (come nella foto qui sopra), M.me de Corval è di norma di un bel rosa carico. Il fiore è a coppa e ricco di petali, ed emana una fragranza fortissima di rosa antica abbastanza insolita in questa famiglia. L'arbusto è eretto e ricco di ramificazioni basali, la fioritura molto generosa.

  • Rosa Souvenir du Docteur Jamain

  • Rosa Souvenir du Docteur Jamain

    • Origini Lacharme, Francia, 1865
    • Progenitori Général Jacqueminot x Charles Lefebvre
    • Portamento Sarmentosa, m. 3,5 x 3
    • Fioritura Rifiorente
    • Profumo Intenso e dolce


    Note: una varietà che si pensava perduta e riscoperta per caso da Vita Sackville West, quasi un secolo dopo la sua nascita. Indubbiamente una rosa bella e affascinante, per amatori pazienti, che ama le posizioni fresche e meno soleggiate (per via del colore scuro dei fiori) ma luminose e asciutte, da far crescere come un piccolo rampicante o da legare orizzontalmente, perché i fusti sono flessibili e quasi privi di spine. Le nuove emissioni di foglie sono porpora (il sangue cinese!). I fiori doppi e a coppa, di un bel rosso rubino scuro con striature quasi nere contrastano, quando si aprono completamente, con il giallo dorato degli stami. Profumo dolce che si spande nell’aria durante le giornate calde.

  • Rosa Ülrich Brunner fils

  • Rosa Ülrich Brunner fils

    • Origini Levet, Francia, 1882
    • Progenitori Mutazione di Paul Neyron
    • Portamento Cespuglio
    • Fioritura Rifiorente
    • Profumo Intenso e dolce.

    Note: anche in questo caso, i fusti lunghi consentono le “cordonatura orizzontale ” con ottimi risultati. Uno dei migliori Ibridi Perenni. Il fiore è grande e globoso, con una ricca massa di petali piacevolmente disordinati, portato su lunghi steli che ne consentono l’uso come fiore da taglio. Il colore è un bel rosa carminio compatto e molto luminoso che, invecchiando, sbiadisce verso un rosa più chiaro ed opaco. Un bel cespuglio eretto e compatto con un ricco fogliame verde intenso e lucido. Ben profumata. 


    E' molto probabile che Ulrich Brunner sia una mutazione spontanea, e più robusta, di Paul Neyron con la quale condivise, all'epoca della sua commercializzazione e da parte dei palati più raffinati, l'accusa di volgarità, per via della dimensione del fiore e la sfacciataggine del colore. Come sono cambiati i tempi!

  • Rosa Enfant de France

  • Rosa Enfant de France

  • Rosa Enfant de France

  • Rosa Enfant de France

  • Rosa Enfant de France

  • Rosa Enfant de France

  • Rosa Enfant de France

    • Origini: Lartay, Francia, 1860
    • Portamento: arbusto eretto
    • Profumo: forte, simile alle damascene
    • Fioritura: molto rifiorente, a ondate, tra maggio e novembre

    Note: una rosa inspiegabilmente rara e di suprema bellezza. Abitualmente annoverata tra gli Ibridi Perpetui, ci piace considerarla molto vicina alle Portland, con i suoi numerosi fusti sottili che si ergono eretti e stretti fino a raggiungere i 180 cm, il fogliame bellissimo, verde intenso e opaco, composto da foglioline lunghe ed eleganti. I fiori sono grandi, provvisti di una folta massa di petali, più lunghi e rosa argentato quelli esterni, più corti e rosa intenso quelli centrali che si addensano intorno ad un occhio verde, non sempre visibile, in una forma piacevolmente arruffata. Il peso dei fiori, spesso, tende ad arcuare i rami. Cimatela regolarmente, alla fine di ogni ondata di fioritura, come fareste con una Portland. 


    Una rosa dal fascino e dal profumo irresistibili!

  • Rosa Heinrich Schultheis

  • Rosa Heinrich Schultheis

    • Origini: Bennett, Gran Bretagna, 1882
    • Progenitori: Mabel Morrison × EY Teas
    • Portamento: arbusto
    • Fioritura: molto rifiorente
    • Profumo: intenso

    Note: un arbusto ordinato e di dimensioni contenute, uno dei migliori ibridi perpetui per la resistenza ai funghi, e una delle più belle creazioni di Bennett. I fiori sono grandi, di un bel rosa intenso e luminoso, e si aprono in una coppa perfetta, con i petali revoluti verso l'esterno, dentro la quale si addensa, ordinata, una massa morbida e setosa di petali. Profumo buonissimo.

  • Rosa Henry Nevard

  • Rosa Henry Nevard

    • Origini: Cant, Gran Bretagna, 1924
    • Portamento: arbusto eretto
    • Fioritura: molto rifiorente
    • Profumo: potente


    Note: un ibrido perpetuo molto tardo. Il fiore, per lo più solitario, è a coppa grande e di vecchio stile: sontuoso, con i petali interni più corti di quelli esterni. Ma il colore è un bel rosso cremisi molto brillante e moderno che l'ha resa subito popolare. Il profumo è particolarmente forte e persistente. Fiorisce abbondantemente in primavera. Ma anche nel corso dell'estate e per tutto l'autunno, stagione nella quale i fiori hanno una tonalità più intensa, se ad ogni fioritura farete seguire una buona potatura e un'abbondante concimazione. Se potato e concimato regolarmente, inoltre, l'arbusto mantiene un portamento ordinato e compatto ed un bel fogliame sano.

  • Rosa Lord Raglan

  • Rosa Lord Raglan

    • Origini: Guillot, Francia, 1854
    • Portamento: arbusto grande
    • Fioritura: ricorrente
    • Profumo: intenso e dolce

    Note: un altro ibrido perenne da legare a coda di pavone e far esplodere in tutta la sua sontuosa bellezza: i rami sono lunghi fusti sottili e flessuosi, le foglie grandi, verde scuro e leggermente opache, i fiori delle enormi coppe straricche di petali, rosso cremisi intenso, soprattutto in autunno, e fortemente profumati.


    Lord Raglan (1788 - 1852) fu un generale britannico. Guidò le truppe inglesi impegnate nella Guerra di Crimea e morì durante l'assedio di Sebastopoli per dissenteria da colera. Come Paul Neyron.

  • Rosa Dupuis Jamain

  • Rosa Dupuis Jamain

  • Rosa Dupuis Jamain

    • Origini: Hippolyte Jamain, Francia, 1868
    • Portamento: grande arbusto
    • Fioritura: ricorrente
    • Profumo: intenso e penetrante

     

    Note: una varietà dal fiore a coppa, grande e ricco di petali, di un bel rosso ciliegia e fortemente profumato, con 2 produzioni importanti in primavera e in autunno sebbene in estate non sia mai totalmente priva di fiori. Come buona parte degli ibridi perpetui, ama essere coccolata con abbondanti concimazioni organiche e irrigazioni regolari. Nella stagione estiva, non guasta una potatura di riordino. L'arbusto è vigoroso, con belle foglie grandi e lussureggianti. Poche le spine.


    Dupuis Jamain (1816-1888) fu un importante orticoltore francese, fondatore di uno dei più antichi vivai di Parigi. Hippolyte Jamain, l'ibridatore, era suo figlio.

LE CARATTERISTICHE DELLE ROSE

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